(Javier Rebollo, Spagna/Francia 2024)
Nel 1901, il francese Gabriel Veyre, inventore e operatore della macchina da presa dei fratelli Lumière, accettò l'accattivante proposta del Venerabile Sultano Moulay Abd el-Aziz e sbarcò nell'esotico Paese di Nour, in Marocco, per portare in Oriente i misteri del cinema. Questa storia reinventata di Veyre e' un vero prodigio dedito al compito di restituire sullo schermo la virtù del mistero e la grazia dell'inaspettato.
Il film e' stato una vera sorpresa sia per la critica che per il pubblico nel Festival di Valladolid 2024 con una storia di avventura, fantasia, amori e fantasmi, che parla di cinema, scienza e arte; un film poetico girato in 35 millimetri che evoca visivamente il più classico cinema d'avventura e racchiude la musicalità e la commedia basata sulla gestualità più tipiche del cinema muto.
Ci mostra un sogno fantasmagorico, divertente e inquietante sui pionieri del cinema.
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