(Justine Triet, Francia 2023)
In un angolo isolato della montagna francese, un uomo viene trovato morto nella neve, fuori dallo chalet dove viveva con la moglie Sandra, scrittrice tedesca, e il figlio undicenne Daniel, ipovedente. A trovarlo morto, caduto dal tetto, è stato il figlio di ritorno da una passeggiata con il cane, mentre la moglie che era in casa a lavorare non si era accorta di nulla. Cosa è successo? Esclusa subito, dall'inchiesta, l'ipotesi dell'incidente, resta il suicidio, o l'omicidio. Viene aperta un'indagine su una morte sospetta e viene, immediatamente, sospettata la moglie del defunto. Un anno dopo, durante il processo assistiamo ad una vera e propria dissezione e distruzione della relazione della coppia. Daniel e' presente al processo di sua madre, si trova nel mezzo: tra il processo e la loro vita familiare e i dubbi e le ansie che l'impietoso iter processuale costruisce incidono sul suo rapporto con la madre.
Bellissimo film della brava Justine Triet, grandi interpretazioni dei protagonisti e un'accurata analisi del disfacimento di un rapporto di coppia, accompagnato da un esame accurato della mancanza di analisi, della banalità dei luoghi comuni e del maschilismo strisciante nella società attuale.
Il film ha vinto la Palma d'oro al Festival di Cannes 2023.
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