mercoledì 6 novembre 2019

Eduardo Mendoza presenta il suo nuovo libro a Barcellona




Eduardo Mendoza visita Barcellona in occasione della presentazione del suo nuovo libro El negociado del yin y el yang, la seconda puntata di una trilogia che è iniziata con El rey recibe. Lo scrittore arriva alla biblioteca del quartiere dell'Eixample di Barcellona, ​​Agustí Centelles, con l'auditorium completamente pieno, con i lettori seduti anche per terra e qui lo riceve per un'interessante conversazione il giornalista Óscar López. Mendoza si rivela ancora una volta come uno di quegli scrittori che impongono una presenza, impossibile non vederlo alla guida dei suoi indimenticabili personaggi. 
In questa nuovo libro continua l'avventura di Rufo Batalla, siamo nella primavera del 1975, quando Franco sta per morire, e qui il giornalista fa notare la coincidenza che il romanzo arrivi in libreria proprio quando Franco viene riesumato e i suoi resti traferiti: "Devo dire che ho un eccellente rapporto letterario con Franco perché La verità sul caso Savolta è apparsa due mesi prima della morte del dittatore, e i giornalisti all'epoca lo considerarono come uno dei primi romanzi della Transizione, e ora La negoziazione dello yin e dello yang viene pubblicata quando lo hanno preso con un elicottero, quindi Franco mi aspetta sempre quando pubblico un libro», commenta scherzosamente. 

Sulla transizione, Mendoza crede che "dobbiamo ringraziare per come sono andate le cose, considerando che quelli erano tempi molto bui, c'erano persone che volevano continuare con la dittatura, altri che pensavano che lo Stato sarebbe esploso, anche se è ovvio che si sarebbe potuto fare meglio, e siccome non possiamo rifare il passato, perché è assurdo, dobbiamo continuare a lavorare, sì, perché non si può vivere sul reddito di quegli anni". 


L'autore, in ogni caso, si sente molto fortunato quando ripensa alla sua vita e al suo lavoro: "Ho la grande fortuna di essere in sintonia con un pubblico molto vasto e fedele, ma ogni volta che pubblico un nuovo romanzo provo ancora il terrore di deluderlo, o che si sia stancato delle mie storie".

RM

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