domenica 28 settembre 2025

Los domingos vince la Conchiglia d'Oro alla 73ª edizione del Festival di San Sebastián






Il lungometraggio Los domingos, diretto da Alauda Ruiz de Azúa, si è aggiudicato la Conchiglia d'Oro alla 73ª edizione del Festival di San Sebastián, la cui giuria ufficiale ha assegnato la Conchiglia d'Argento ex aequo per la migliore interpretazione protagonista a José Ramón Soroiz, per il suo ruolo in Maspalomas, e a Zhao Xiaohong, per Jianyu laide mama. Oltre a questi, Camila Plaate si è aggiudicata la Conchiglia d'Argento per la migliore interpretazione non nrotagonista per la sua interpretazione in Belén.

Joachim Lafosse,
vincitore della Conchiglia d'Argento per la miglior regia con Les chevaliers blancs nel 2015, ha ricevuto lo stesso premio per Six jours ce printemps-là, oltre al Premio della Giuria per la migliore sceneggiatura, premio che condivide con Chloé Duponchelle e Paul Ismaël. Il premio per la Migliore Fotografia è andato a Pau Esteve per il suo lavoro in Los Tigres. Inoltre, il Premio Speciale della Giuria è andato a Historias del buen valle, di José Luis Guerin, che aveva già vinto lo stesso premio con En construcción nel 2001. Questa volta, la giuria ha assegnato il premio a "un film che punta la telecamera sulla periferia, su volti e paesaggi non spesso ripresi, per comporre una ripresa che scorre con generosità e umanità al momento giusto, evocando, in questo viaggio, l'essenza stessa del cinema".
Vaegtloes, opera prima di Emilie Thalund, ha vinto il Premio Kutxabank-Nuovi Registi, la cui giuria ha assegnato una menzione speciale per un'altra opera prima, questa volta di Irati Gorostidi Agirretxe, Aro berria, che ha partecipato nella sua fase di progetto al programma di residenze Ikusmira Berriak, organizzato dal Festival di San Sebastián, Tabakalera e Elías Querejeta Zine Eskola (EQZE).

Il Premio Make & Mark Horizontes è stato assegnato a Un poeta, film di Simón Mesa Soto presentato in anteprima nella sezione Un Certain Regard a Cannes, dove ha vinto il Premio della Giuria. La giuria ha inoltre assegnato due menzioni speciali: una a un altro progetto sviluppato presso Ikusmira Berriak, Hiedra, di Ana Cristina Barragán, che con questo titolo ha vinto il Premio per la Migliore Sceneggiatura nella sezione Orizzonti della Mostra di Venezia, e un'altra a Un cabo suelto, film di Daniel Hendler presentato in anteprima nella sezione Venezia Spotlight, che ha partecipato al Forum di Coproduzione Europa-America Latina nel 2023 e ha vinto il WIP Latam Industry Award lo scorso anno.
Il Premio Zabaltegi-Tabakalera è stato invece assegnato a La tour de glace, l'ultima opera di Lucile Hadzihalilovic, vincitrice dell'Orso d'Argento per il Miglior Contributo Artistico nella Selezione Ufficiale della Berlinale. La giuria ha inoltre deciso di assegnare due menzioni speciali a Duas vezes João Liberada, di Paula Tomás Marques, e a Blue Heron, di Sophy Romvari; il primo è opera di un'altra ex studentessa dell'EQZE e ha debuttato nella sezione Perspectives della Berlinale, mentre il secondo ha vinto lo Swatch First Feature Award nella sezione Concorso Cineasti del Presente del Festival di Locarno, nonché il Best Canadian Discovery Award al Toronto Film Festival.

Il cortometraggio Ako počúvať fontány, diretto da Eva Sajanová, ha vinto il Nest The Mediapro Studio Award, mentre The Old Bull Knows, Or Once Knew, di Milan Kumar, ha ricevuto una menzione speciale. Il Movistar Plus+ Award per il Miglior Cortometraggio e il Tabakalera Award sono andati, rispettivamente, a A solidão dos lagartos, di Inês Nunes, e a So ist das Leben und nicht anders, di Lenia Friedrich.
Il Premio Culinary Zinema è stato assegnato a Mam di Nan Feix, mentre il Premio Eusko Label è stato assegnato ai cortometraggi Hatsa e Gatz Harana, con i quali Josu Ozaita Azpiroz e Saioa Miguel si sono aggiudicati rispettivamente il primo e il secondo premio. Per quanto riguarda il concorso per cortometraggi a tema sociale, il primo lavoro a vincere il Premio Loterías è stato Maruja di Álvaro G. Company, seguito da Medusas di Iñaki Sánchez Arrieta.
Los domingos, il film di Alauda Ruiz de Azúa, ha vinto non solo la Concha de Oro, ma anche il Premio FIPRESCI, assegnato dalla critica internazionale, e l'Irizar Basque Film Award, la cui giuria ha assegnato una menzione speciale a El último arrebato, debutto alla regia di Marta Medina ed Enrique López Lavigne, incluso nella sezione Zabaltegi-Tabakalera. 

Il Premio Città di Donostia/San Sebastián, assegnato dal pubblico della sezione Perlak, è andato a The Voice of Hind Rajab, il film di Kaouther Ben Hania che ha ricevuto il Leone d'Argento-Gran Premio della Giuria a Venezia, mentre il Premio del Pubblico per il Miglior Film Europeo è stato vinto dal film d'animazione Amélie et la métaphysique des tubes, con cui Maïlys Vallade e Liane-Cho Han hanno partecipato alle proiezioni speciali del Festival di Cannes e hanno vinto il Premio del Pubblico al Festival di Annecy.
Infine, La misteriosa mirada del flamenco, opera prima di Diego Céspedes inclusa nella sezione Horizontes Latinos, si è aggiudicato il Premio DAMA Giovani,  il film ha ricevuto il premio Un Certain Regard al Festival di Cannes di quest'anno.

RM





sabato 27 settembre 2025

Vie Privée - Festival San Sebastian 2025















(Zlotowski, Francia 2025)
Siamo a Parigi nell'ambiente della alta borghesia francese, qui la famosa psichiatra Lilian Steiner avvia un'indagine privata sulla morte di una delle sue pazienti, perche è convinta che sia stata assassinata. Il film si svolge tra colpi di scena, sedute di ipnosi e coinvolgimento nelle indagini da parte della protagonista del suo ex marito, un pacato dottore che tenta di farle ricostruire il suo difficile rapporto con il loro figlio maggiore. A meta' strada tra commedia sofisticata e frivola, tra mistero hitchcockiano e bizzarra indagine da detective dilettante, Vie Privée è molto più divertente di quanto meriti la storia in se', grazie alla disarmante alchimia tra i suoi protagonisti più esperti, Jodie Foster e Daniel Auteuil. Il film è diretto e co-sceneggiato da Rebecca Zlotowski ed e' stato presentato in anteprima mondiale nella sezione fuori concorso del Festival di Cannes 2025.






venerdì 26 settembre 2025

O agente secreto - Festival San Sebastian 2025















(Kleber Mendonça Filho, Brasile/
Francia/Germania/Olanda 2025)
Sotto lo spettro minaccioso del Brasile del 1977, incontriamo Marcelo, interpretato con malinconica intensità da Wagner Moura, un professore sulla quarantina che si è trasferito di recente a Recife, sulla costa nord-orientale del Brasile, per sfuggire ad un passato violento. Qui grazie all'aiuto di una rete di persone che provvede a dare alloggio e lavoro ai perseguitati, per vari motivi, dalle autorità tenta di ritrovare i documenti relativi all'identità della madre che non ha mai conosciuto e di riunirsi con il figlio lasciato alle cure dei nonni materni.  Il film si apre con una scena che ne incarna il DNA: Marcelo si ferma a una stazione di servizio dopo un lungo viaggio a bordo della sua iconica Volkswagen gialla. Lì trova un cadavere in decomposizione coperto solo da un cartone. La polizia non si è presentata; è carnevale, spiegano. La scena trasuda assurdità, orrore e satira: un ritratto perfetto dello stato di cose sotto una dittatura in cui il potere corrompe la quotidianità fino a renderla grottesca. Il film ha dei ritmi che fanno trattenere il fiato allo spettatore, mostrando la minaccia che incombe sul ricercatore, il clima pesante che si respira sotto il tremendo regime e mostra solo un minimo di speranza grazie alla solidarietà che ancora resiste contro la dittatura. Un thriller politico tematicamente ricco e visivamente accattivante che fonde lo stile grindhouse con un tagliente commento sociale. Il film ha ricevuto molti premi nei festival internazionali ed e' stato accolto con un lunghissimo applauso dal pubblico di Cannes. 





giovedì 25 settembre 2025

Un cabo suelto - Festival San Sebastian 2025















(Daniel Hendler, Argentina/Uruguay/
Spagna 2025)
Santiago, un agente di polizia argentino, attraversa di nascosto il confine con l'Uruguay in fuga dai suoi colleghi corrotti. Sfruttando la sua uniforme, ispeziona le bancarelle di cibo regionale, assaggiando latticini e salumi per sopravvivere, cercando di passare inosservato tra la gente del posto. Senza soldi né un posto dove stare, ma con tanta gentilezza e arguzia, inizia a costruirsi una nuova vita, ricevendo aiuto dalle persone del posto che incrociano sul suo cammino e persino incontrando la persona che crede possa essere l'amore della sua vita. Secondo un commento del regista: "questo film ci racconta la storia di un personaggio che attraversa il confine tra Uruguay e Argentina nella speranza di cancellare le tracce della sua vita passata. È un film sulla ricerca di un nuovo destino, sull'illusione di essere un'altra persona e, allo stesso tempo, sulla difficoltà di realizzare l'utopia di dissolvere il territorio. Essendo una storia di frontiera in senso lato, Un cabo suelto si colloca anche al confine tra diversi generi: commedia romantica, western, road movie e thriller poliziesco. Ciò che inizialmente mi ha spinto a scrivere questo racconto è stata l'immagine di un uomo che si mimetizza per fuggire, attraversando limiti senza una meta precisa".





mercoledì 24 settembre 2025

Si no ardemos, cómo illuminar la noche - Festival San Sebastian 2025















(Kim Torres, Costarica/Messico/
Francia 2025)
A tredici anni, Laura si sente intrappolata nella sua nuova famiglia. Proprio quando inizia ad accettare la sua nuova vita circondata da foreste sconfinate e piantagioni di palme, scopre che il villaggio nasconde un oscuro segreto che colpisce le donne che le sono più care.





Nuremberg - Festival San Sebastian 2025















(James Vanderbilt, USA 2025)
La seconda guerra mondiale e' appena finita e per la prima volta si pensa di istituire un tribunale internazionale, a Norimberga, che che giudichi i piu' alti gerarchi nazisti. Per valutare e controllare la loro salute mentale in attesa del processo viene chiamato uno psichiatra americano Douglas Kelley. Il medico diventa sempre più ossessionato dalla comprensione del male mentre stringe un legame inquietante con Hermann Göring, legame che sfruttera' per aiutare i procuratori per metttere con le spalle al muro il gerarca nazista. Dopo questa esperienza Douglas Kelley scrisse il libro "22 Cells in Nuremberg" che descrive in dettaglio i suoi resoconti personali delle interazioni con le persone coinvolte nei processi di Norimberga. L'ultimo capitolo del suo libro descrive in dettaglio come potesse immaginare gli eventi della Germania prebellica svolgersi negli Stati Uniti moderni. C'è un messaggio urgente, attuale e potente che "Nuremberg" offre, la Germania non aveva nulla di diverso ne di piu' pericoloso di altri paesi e il rischio che le democrazie occidentali scivolino verso un sistema dittatoriale e' ancora oggi molto attuale e credibile.
Il film e' basato sul libro di Jack El-Hai, The Nazi and the Psychiatrist.






martedì 23 settembre 2025

Le cri des gardes - Festival San Sebastian 2025















(Claire Denis, Francia 2025)
Un vasto progetto di lavori pubblici nell'Africa occidentale. Horn, il responsabile del cantiere, e Cal, un giovane ingegnere, condividono l'alloggio dietro i doppi cancelli del loro complesso. Leone, la recente sposa di Horn, si unisce a loro la stessa notte in cui un uomo appare alla recinzione. Il suo nome è Alboury. Come uno spettro nell'oscurità, esige il corpo del fratello, morto quel giorno stesso sul cantiere. Perseguiterà i due uomini per tutta la notte finché non glielo restituiranno, mentre Leone osserva il disastro compiersi davanti a sé. Un tetro film che si svolge tutto in una notte africana spazzata da fortissime folate di vento, una terra rossa che copre tutte le cose e mandrie che si aggirano intorno alle recinzioni. Lo sfruttametno coloniale delle risorse dei paesi in via di sviluppo, la resilienza di chi almeno vuole far valere il diritto di poter seppellire quello che per tanti e solo una delle tante vittime del disprezzo della vita umana. Un film dal fortissimo spirito teatrale che lascia l'amaro in bocca.







Las corrientes - Festival San Sebastian 2025















(Milagros Mumenthaler, Argentina/
Svizzera 2025)
All'apice della sua carriera, Lina, una stilista argentina di 34 anni, è spinta da un impulso improvviso dopo una cerimonia di premiazione in Svizzera. Tornata a Buenos Aires, non dice nulla, ma qualcosa in lei è cambiato: silenzioso e invisibile, svela sottilmente un passato che pensava di essersi lasciata alle spalle.






La grazia - Festival San Sebastian 2025















(Paolo Sorrentino, Italia 2025)
Mariano De Santis è il Presidente della Repubblica Italiana. Vedovo e cattolico, ha una figlia, Dorotea, giurista come lui e un figlio musicista che ha lasciato tutto e vive a Montreal. Mentre il suo mandato volge al termine, in una giornata senza eventi, si presentano due ultimi doveri: decidere su due delicate istanze di grazia presidenziale e la firma della legislazione sull'eutanasia. Veri e propri dilemmi morali, che si intrecciano, in modi apparentemente impossibili da districare, con la sua vita privata in cui è alle prese con l'infedeltà della moglie defunta. Spinto dal dubbio, dovrà decidere e, con profondo senso di responsabilità, questo è esattamente ciò che farà. La grazia di Paolo Sorrentino è una solenne meditazione sul potere, la perdita e la silenziosa dignità del dubbio. Toni Servillo offre una magistrale interpretazione di un presidente stanco e tormentato dal suo passato: un uomo i cui ultimi atti in carica comportano la valutazione del destino della legislazione sull'eutanasia, della grazia e del silenzioso dolore del tradimento personale. Con un tono più sobrio rispetto ai suoi lavori precedenti, Sorrentino ambienta le sue scene in stanze silenziose e corridoi vuoti, infondendo a ogni inquadratura una solenne poesia. Il film si dipana come una partitura morale: minimale ma precisa, sincera ma sfuggente, un'ode comica e malinconica sulla natura umana.






lunedì 22 settembre 2025

Belén - Festival San Sebastian 2025















(Dolores Fonzi, Argentina 2025)
Siamo nel 2014, una giovane donna viene ricoverata nell'ospedale di Tucumán, una provincia molto conservatrice nel nord dell'Argentina, con forti dolori addominali, ignara di essere incinta. Si risveglia ammanettata a una barella e circondata dalla polizia. È accusata di essersi autoindotta un aborto e, dopo due anni di detenzione, viene condannata a otto anni di carcere per omicidio aggravato. Soledad Deza un'avvocata di Tucumán lotterà per la sua libertà con il sostegno di migliaia di donne e organizzazioni, unite per cambiare il corso della storia. Il film e' tratto da una storia vera e grazie anche alla grande mobilitazione che segui' si arrivo', solo nel 2020, alla prima legge sull'interruzione di gravidanza in Argentina. La bravissima regista Dolores Fonzi, che nel film recita nella parte della'avvocata che riuscirà a far liberare Belén, ha dichiarato che nel suo film non voleva solo parlare dei diritti negati alle donne, ma delle ingiustizie che colpiscono tutte le persone, non solo di quelle legate a problemi di genere. Nel film si mostra la completa indifferenza di chi esercita il potere alle richieste di giustizia e l'arroganza di una classe dirigente ricca e al di sopra della legge. In un'accorata denuncia la regista ha confermato quanto sia ormai diventata gravissima la crisi della cinematografia argentina dovuta ai tagli ai finanziamenti dell'attuale governo e come un patrimonio riconosciuto a livello internazionale come il cinema argentino stia andando perduto. La storia e' tratta dal libro Somos Belén di Ana Correa.






Ungrateful beings - Festival San Sebastian 2025















(Olmo Omerzu, Repubblica Ceca/
Polonia/Slovenia/Francia/
Slovacchia/Croazia 2025)
David un inglese che ha sposato una donna slovacca e vive con tutta la famiglia nella Repubblica Ceca, porta i suoi due figli in vacanza sul Mar Adriatico, sperando di riuscire a ricreare un minimo di armonia che riesca a tenere unita la sua famiglia in un momento di crisi matrimoniale. La figlia diciassettenne Klara, alle prese con un serio disturbo alimentare, si innamora di un ragazzo del posto, Denis. Quando lui viene accusato di omicidio, David riporta di corsa i ragazzi a casa. Le condizioni di Klára, pero', precipitano, finisce quindi in ospedale in condizioni molto serie. Ora l'unica cosa che unisce i suoi genitori è il bisogno di salvarla. E in tempi disperati, si adottano misure disperate. Nella conferenza stampa di presentazione al Festival di San Sebastian, il regista sloveno Omerzu, ha precisato che la moltitudie di lingue parlate sul set e la scelta di girare in ben tre lingue diverse ha evidenziato ancor di piu' le difficolta' di questa famiglia disfunzionale. La sua intenzione, ha specificato, era quella di chiedersi e chiederci fino a che punto ci si possa spingere per tentare di aiutare le persone amate, e ci ha tenuto a precisare non solo quello che sono disposti a fare i genitori, ma anche i figli stessi, fino a dove questi si possono spingere per quello che ritengono il bene della famiglia. Gran bel film con attori, tutti molto bravi ed una regia interessante e lineare.





venerdì 19 settembre 2025

Si apre oggi la 73ª edizione del Festival del Cinema Internazionale di San Sebastián






La prima mondiale del film del regista uruguaiano Daniel Hendler, 27 noches / 27 Nights, aprirà, oggi 19 settembre, la Selezione Ufficiale competitiva della 73ª edizione del Festival di San Sebastián, per chiudersi con la proiezione fuori concorso, il 27, di Winter of the Crow, della regista polacca Kasia Adamik. Una lunga lista di registi, attori, produttori e sceneggiatori ha confermato la sua presenza alla 73ª edizione del Festival. Oltre alle vincitrici del Premio Donostia Esther García e Jennifer Lawrence, personalità come Juliette Binoche, Paul Dano, Harris Dickinson, Matt Dillon, Colin Farrell, Denis Lavant, Maria de Medeiros, Ron Perlman, Renate Reinsve e Stellan Skarsgard arriveranno a San Sebastián per presentare i loro ultimi film. Altri grandi nomi del cinema contemporaneo come Olivier Assayas, Edward Berger, Arnaud Desplechin, Claire Denis, Hasan Hadi, Lucile Hadzihalilovic, Agnieszka Holland, Richard Linklater, Kleber Mendonça Filho, François Ozon, Jafar Panahi, Raoul Peck, Joachim Trier e Rebecca Zlotowski presenteranno al pubblico e ai media le loro ultime proposte. 
Come di consueto a San Sebastián, ci sarà un'ampia rappresentanza del cinema latinoamericano, guidata dalle produzioni argentine presenti nella Selezione Ufficiale: Daniel Hendler, regista e attore, con Carla Peterson nel film d'apertura 27 noches / 27 Nights; Dolores Fonzi, regista e protagonista di Belén; e la regista Milagros Mumenthaler, l'attrice Isabel Aimé González e l'attore Esteban Bigliardi in rappresentanza di Las corrientes / The Currents. Horizontes Latinos riunirà, tra le altre troupe cinematografiche, registi come la cilena Dominga Sotomayor (Limpia), il messicano Fernando Eimbcke (Olmo), i brasiliani Marcelo Gomes e María Clara Escobar (Dolores) e il colombiano Simón Mesa Soto con il protagonista di Un poeta / A Poet, Ubeimar Ríos. Questa presenza latinoamericana si estenderà a Zabaltegi-Tabakalera, dove Luis Ortega e Paz Encina presenteranno i loro film e Sergio Oksman aprirà la sezione, e a Perlak, con il regista brasiliano Kleber Mendonça Filho, che accompagnerà O agente secreto / L'agente segreto, e il documentarista haitiano Raoul Peck, che presenterà Orwell: 2+2=5.
Il cinema spagnolo avrà una presenza d'eccezione, guidata dalla vincitrice del Premio Donostia Esther Garcia, che sarà accompagnata, tra gli altri, dai fratelli Almodóvar. La Selezione Ufficiale competitiva riunirà il regista José Luis Guerín con il suo produttore Jonás Trueba (Historias del buen valle / Storie della buona valle) e il regista Alauda Ruiz de Azúa con le attrici Patricia López Arnaiz, Blanca Soroa e Nagore Aranburu (Los domingos / Domenica). Aranburu accompagnerà anche Maspalomas insieme a Jose Ramon Soroiz e ai registi Jose Mari Goenaga e Aitor Arregi, mentre Bárbara Lennie e Antonio de la Torre accompagneranno Alberto Rodríguez in Los Tigres. Fuori concorso nella Selezione Ufficiale, il regista sivigliano presenterà Anatomía de un instante con lo scrittore Javier Cercas e gli attori Álvaro Morte, Manolo Solo e Eduard Fernández, che ritireranno il Premio Nazionale di Cinematografia a San Sebastián. Anche questo anno avremo ospiti e film di altissima qualita' che ci accompagneranno nei prossimi 8 giorni.

RM