(Matsui Daigo , Giappone 2025)
Inizialmente il film segue un percorso fin troppo familiare: basato su un romanzo di Hojo Haruka, il film si concentra su quello che a prima vista sembra l'ennesimo dramma adolescenziale, con un viaggiatore del tempo come oggetto delle attenzioni della protagonista. Presto pero' la storia diventa di una complessità sconvolgente, come una partita a scacchi che improvvisamente si rivela tridimensionale. Le complicazioni che ne derivano avrebbero potuto sfociare nel caos, ma il regista è abile nel destreggiarsi tra la sua profusione di sottotrame, strappando risate ai flashback del frenetico tentativo di districare il groviglio di loop temporali. L'impostazione predefinita di Matsui come regista, pero', è la comicita' e gli sviluppi sorprendenti di Rewrite iniziano presto a rasentare la farsa. Eppure, la sua storia di come l'amore giovanile possa avere ripercussioni anche nella vita adulta è tutt'altro che banale. Infine, la morale e' semplice: se si scherza con il tempo, è meglio essere bravi con gli orari, o conoscere qualcuno che lo sia.


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