sabato 5 luglio 2025

Il Neuchâtel Fantastic Festival promuove l'ascesa del cinema di genere dall'ombra alla ribalta

 



Situato su un lungolago intatto nel tempo, il Festival Internazionale del Cinema Fantastico di Neuchâtel (NIFFF) offre ogni anno un'istantanea di un panorama di genere in continua evoluzione. Giunta alla sua 24a edizione dal 4 al 12 luglio, la vetrina svizzera dedicata al cinema fantastico, al cinema asiatico e alla creazione digitale si è evoluta di pari passo, passando da realtà emergente ad istituzione, grazie al cinema eccentrico e agli autori che ne hanno colto le opportunità sempre maggiori.

"Abbiamo sentito dire che 'il genere sta uscendo dal suo ghetto' quasi da quando esistiamo", afferma il direttore artistico del NIFFF Pierre-Yves Walder. "Certo, non è mai stato completamente emarginato, ma semplicemente non c'erano così tanti film di alto profilo che abbracciassero apertamente il fantastico. Le cose stanno cambiando e dobbiamo evolverci di conseguenza."

Il programma di quest'anno lo dimostra. Aperta con l'anteprima internazionale del thriller fantascientifico "Dalloway" – con la presenza della star Cécile de France per dare il via ai festeggiamenti – questa selezione del NIFFF vanta un cast stellare insolitamente ricco, con titoli come "The Ice Tower" con Marion Cotillard e "The Thing With Feathers" con Benedict Cumberbatch, accanto alle rispettive anteprime internazionali e svizzere di recenti pesi massimi di Cannes come "Alpha" di Julia Ducournau, "Eddington" di Ari Aster e il pluripremiato "Sirât" di Oliver Laxe. 

Sebbene questi titoli rappresentino solo una frazione degli 87 film selezionati e distribuiti in cinque sezioni lungometraggi – con il festival che mette in luce altri 40 cortometraggi, diversi dei quali in anteprima mondiale – il concorso internazionale di Neuchâtel presenta comunque molti recenti successi provenienti da Sundance, Berlino e Cannes, tra cui "Touch Me" di Addison Heimann, "Reflections in a Dead Diamond" di Bruno Forzani e Hélène Cattet, "Mother's Baby" di Johanna Moder e "A Useful Ghost" di Ratchapoom Boonbunchachoke, vincitore della Settimana della Critica. "Abbiamo assistito a un netto cambiamento", afferma Walder, che ha lavorato come programmatore del NIFFF prima di assumere la guida nel 2021. "Laddove un tempo setacciavamo i mercati alla ricerca di film di genere, ora le lineup dei principali festival sono altrettanto abbondanti. I valori di produzione sono aumentati, la narrazione è maturata e i codici di genere si fondono più naturalmente con il linguaggio d'autore. La definizione stessa di cinema fantastico sta cambiando e stiamo cercando di trovare il nostro posto in questo ecosistema in continua evoluzione".

"Fin dall'inizio, la nostra missione è stata quella di mettere in contatto questi film con il pubblico che meritano", afferma Walder. "Al NIFFF, il pubblico può viverli nelle migliori condizioni possibili, spesso la loro unica vera possibilità. Molti film che non hanno mai avuto successo commerciale hanno trovato il loro posto qui.

Mentre il cinema di genere raggiunge livelli di visibilità senza precedenti, Walder e il suo team hanno raddoppiato la loro missione curatoriale, andando oltre la semplice scoperta per promuovere connessioni più profonde e durature con il pubblico.


"Vogliamo che le persone si divertano, ma vogliamo anche suscitare curiosità e riflessione", afferma Walder. "Il cinema fantastico non è solo una nicchia o un parco giochi per addetti ai lavori, e non si tratta certo solo di sorprendere. Questi film si assumono dei rischi, sfidano le convenzioni ed esplorano idee che altri generi spesso eludono. Questa libertà è ciò che permette loro di entrare in risonanza attraverso culture, generazioni e prospettive".


RM

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