(Jon Garaño, Aitor Arregi, Spagna 2024)

Basato su eventi reali, il film esplora la storia di Enric Marco un deportato spagnolo mai esistito, un uomo che per anni seppe sostenere, davanti all'opinione pubblica e alla sua stessa famiglia, una menzogna difficile da immaginare: quella di essere stato prigioniero in un campo di concentramento nazista. Carismatico e convincente, Marco arrivò alla presidenza dell'Associazione spagnola delle vittime dell'Olocausto, dove divenne una figura di spicco ammirata per il suo presunto coraggio e la sua sofferenza. Finché un giorno uno storico scopri' che la sua storia era completamente falsa. Marco amava la ribalta, e le storie drammatiche sono sempre state per lui un mezzo valido per ottenerla. Si dedicava anima e corpo all'Associazione e rispetto alla possibilità di dare voce ai deportati, che in Spagna fino a quel momento non avevano avuto alcun riconoscimento, considerava assolutamente poco importante il fatto che lui non fosse mai stato deportato. Marco diventa un caso in Spagna come simbolo della frode e dell'inganno, ma combatterà fino alla fine nel tentare di portare avanti le sue assurde ragioni.
