Siamo nella Roma governata dai nazi fascisti, nell'estate del 1943. Qui quattro bambini, incuranti delle bombe, stringono amicizia e passano le loro giornate giocando alla guerra: Italo, figlio di un federale fascista; Cosimo con il padre al confino, che vive con il nonno con il fratello minore; Vanda, un'orfana che vive in convento; e Riccardo, ebreo, figlio di una famiglia benestante. Un giorno, per ordine del governo, gli ebrei romani sono deportati, incluso Riccardo e la sua famiglia. Quando gli amici scoprono la sua scomparsa, vengono vagamente a sapere che gli ebrei sono stati portati in Germania e decidono di andare a liberarlo, seguendo a piedi i binari ferroviari. Sulle loro tracce si dirigono Vittorio, il fratello maggiore di Italo, e Suor Agnese, una suora particolarmente affezionata a Vanda. Dotati dell'incoscienza che è il dono di ogni bambino, di un'amicizia che si rafforza giorno dopo giorno e di una mappa misteriosa, Cosimo, Italo e Vanda continuano con caparbietà la loro missione, tra avventure spericolate e voglia di libertà pagata a caro prezzo.
Il bravo Claudio Bisio si regala un ottimo film con il suo primo impegno nella regia.
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