Nei difficili anni della guerra del Vietnam, la neo eletta amministrazione Nixon tenta di mettere a tacere le proteste contro la guerra. Nasce così un processo, sei mesi dopo i fatti, contro i leader dei movimenti studenteschi, delle associazioni pacifiste e dei promotori dei diritti delle minoranze. Approfittando delle violenze avvenute durante le manifestazioni tenutesi a Chicago durante la Convention del partito democratico viene imbastito un processo farsa contro otto attivisti, nel tentativo di distruggere i movimenti. Il film illustra una pagina nera della giustizia americana.
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