Il testimone invisibile

(Stefano Mordini, Italia 2018)

Adriano Doria è un imprenditore di grande successo che si trova agli arresti domiciliari, accusato di aver ucciso l'amante Laura, crimine per il quale si dichiara del tutto innocente. Per salvarsi dalla galera la sua unica speranza è Virginia Ferrara, avvocato penalista di gran fama. L'avvocato però vuole che Adriano le racconti per filo e per segno tutta la verità e l'interrogatorio al quale sottopone il suo cliente lo porterà a descrivere senza inganni tutta la storia, senza nascondere nulla, con svariati colpi di scena che rendono il thriller interessante. Il film diretto da Mordini è il remake del noir spagnolo Contratiempo scritto e diretto da Oriol Paulo.

Macchine mortali (Mortal Engines)

(Christian Rivers,USA/Nuova Zelanda 2018)

In un mondo post-apocalittico dove le città si muovono su ruote e si inglobano l'una con l'altra per sopravvivere, due persone molto diverse, un tranquillo studioso e una misteriosa fuorilegge si incontrano in una Londra che ha abbandonato la Gran Bretagna e gira per l'Europa incamerando piccole città indipendenti. Legati da una strana e improbabile alleanza tentano di fermare una parte della dirigenza della città che vorrebbe recuperare e rimettere in funzione le vecchie tecnologie che avevano portato alla distruzione, in una guerra di soli sessanta minuti, del mondo industrializzato. Trama veramente poco consistente, ma effetti speciali e azioni molto spettacolari.

Ride

(Valerio Mastandrea, Italia 2018)

Siamo sul litorale laziale, a Nettuno, una domenica di maggio, una tragedia ha colpito una giovane famiglia: una delle tante morti bianche che colpiscono il nostro paese con tanta frequenza ha lasciato una vedova ed un orfano ad affrontare la vigilia del funerale. Un giovane operaio perde la vita in fabbrica, si apre uno spaccato sulle vecchie lotte sindacali, con la triste rassegnazione degli operai della generazione precedente, tra i quali spicca il padre del morto che si chiedono se il loro attivismo abbia veramente contato qualcosa, sulle scelte di vita in una zona degradata, il fratello dell'operaio, disconosciuto dal padre è un delinquente che ha abbandonato da tempo la famiglia. Il bambino non sapendo come affrontare un dolore così grande immagina l'intervista che gli faranno ai funerali, che avranno la fugace copertura mediatica legata alle tragedie delle morti sul lavoro. E infine lei, la vedova, che passa questa giornata di vigilia ridendo, ricordando la vita con il marito, ripercorrendo, addirittura mimando, la sua ultima cena nel tentativo di riuscire a mostrare con le lacrime il suo dolore. Il film diretto e co-sceneggiato da Valerio Mastandrea, alla sua prima regia, pur essendo molto triste è piacevole ed interessante.

Tre volti (Se rokh)

(Jafar Panahi, Iran 2018)

Tre attrici che si trovano in stadi differenti della loro carriera: una dell'epoca precedente la rivoluzione islamica del 1979, una star molto popolare dei tempi attuali e una giovane che desidera seguire i corsi del conservatorio per poi intraprendere la carriera nel mondo del cinema. Questo bel film è del regista iraniano Jafar Panahi, a cui il regime del suo paese continua a vietare di lavorare e di lasciare l'Iran, che riesce anche in questa occasione a girare un film in cui lui è l'autista della bella e famosa Behnaz Jafarial, che interpreta se stessa, in un viaggio nell'interno desolato del paese in cerca di una ragazza in difficoltà. Un film a ironico ed intelligente che mostra come le vecchie tradizioni siano ancora vive e difficili da superare e quante contraddizioni le contraddistinguano.

Premiato a Cannes 2018 per la migliore sceneggiatura.

Alfaro. Laboratorio di forme scultoriche - A Valencia dal 05/10/2018 al 03/02/2019

La Fondazione Bancaja presenta l'esposizione: "Alfaro. Laboratorio di forme scultoriche", una retrospettiva che ripercorre la carriera di Andreu Alfaro (Valencia, 1939 - Rocafort 2012), dalle sue prime sculture della fine degli anni '50 fino alle sue ultimre creazioni nel periodo di transizione del XXI secolo. La mostra si incentra sulle sculture di formato piccolo e medio, offrendo una visione attenta dell'opera di Alfano, e avvicinando lo spettatore al laboratorio dello scultore come luogo di ricerca e di sperimentazione.

L'esposizione, che mostra i materiali differenti con i quali lavorò Alfaro (ferro, alluminio, acciaio, zinco, legno e marmo), si struttura in otto capitoli che si succedono in ordine cronologico, raggruppando opere che appartengono alle stesse tematiche. Si inizia con le opere legate all'astratto, poi con quelle di maggiore impegno politico e sociale, le trasparenze cromatiche, la revisione della storia dell'arte, l'ispirazione di Goethe e la tematica del jazz e infine le ultime serie pittoriche.

Le 89 opere sono tutte datate tra il 1958 e il 2000.

Cold War (Zimna wojna)

(Pawel Pawlikowski, 
Polonia/Francia/ UK 2018)

Cold War: un'appassionata storia d'amore tra due persone provenienti da ambienti completamente differenti e con temperamenti molto diversi. La storia si svolge negli anni '50 in un'Europa dominata dalla guerra fredda.  Utilizzando un prezioso bianco e nero, ci descrive le vite dei protagonisti che si intrecciano e si separano tra la Polonia, loro terra di origine, Berlino, Parigi e la Yugoslavia descrivendo un amore impossibile in un periodo storico di fortissimi contrasti.

Todos lo saben

(Asghar Farhadi, Spagna 2018)

Laura, una spagnola che vive da anni a Buenos Aires, ritorna con i suoi due figli nel piccolo villaggio spagnolo di origine in occasione del matrimonio della sorella. La grande festa che coinvolge parenti ed amici viene turbata dalla scomparsa, che si rivelerà subito dopo un rapimento, della figlia maggiore di Laura e dalla successiva richiesta di riscatto. Questo evento drammatico innescherà una serie di meccanismi nascosti, porterà alla luce segreti e vecchi rancori, smaschererà una famiglia e una piccola comunità dove tutti sapevano molte cose, ma nessuno finora ne aveva parlato apertamente.

La novia del desierto

(Cecilia Atán,  Valeria Pivato
Argentina 2017)

Una storia molto delicata che narra il viaggio di Teresa, una donna di mezza età che ha sempre lavorato come domestica per la stessa famiglia e all'improvviso si trova a dovere riconsiderare la sua vita. La famiglia per cui lavora decide, infatti, di vendere la grande casa di Buenos Aires e le trova un impiego come dama di compagnia in una cittadina tra le montagne a più di mille chilometri di distanza. Presa finora dal torpore della routine del lavoro che ha caratterizzato gli ultimi trenta anni della sua vita, si trova ad affrontare una nuova fase di scoperta del mondo. L'interpretazione della attrice cilena Paulina García e dell'argentino Claudio Rissi rendono affascinante la storia basata sulla semplicità e sulla scoperta di se stessi.

Animali Fantastici 2: I Crimini di Grindelwald

(David Yates, USA/UK 2018)

Arriva il secondo film della serie Animali fantastici, la storia delle avventure del magico zoologo Newt Scamander e la sceneggiatura è firmata dalla stessa J. K. Rowling, la creatrice del mondo fantastico di Harry Potter. Gli eventi di questa nuova serie avvengono, nello stesso mondo fantastico ma molti anni prima di quelli narrati nella famosissima saga.

Nel tentativo di impedire al terribile mago Grinderwald di attuare il suo piano di distruzione del mondo non-magico, un giovane Albus Dumbledore chiede l'aiuto del suo ex studente Newt Scamander. Il giovane zoologo accetta senza conoscere i terribili pericoli che nasconde questo incarico, e sarà quindi testimone di eventi che metteranno alla prova la fedeltà, gli amori e la famiglia in uno scenario che vede il mondo magico fortemente diviso.

The Cakemaker

(Ofir Raul Graizer, Israele/Germania 2017)

Una storia trattata in modo molto delicato, sul viaggio che intraprende un bonario pasticciere tedesco verso Gerusalemme, patria del suo amante, per avere maggiori informazioni e conoscere i particolari della sua scomparsa che sembra essere avvenuta a causa di un incidente stradale. In Israele vivono la vedova e il figlio dell'uomo che conduceva due vite separate tra Berlino e Gerusalemme. Il giovane tedesco nel tentativo di saperne di più sulla vita del suo amante inizia a frequentare la vedova e a lavorare con lei nella caffetteria che gestisce. Si apre cosi' uno spaccato sulle contraddizioni e le difficoltà di vita nella realtà israeliana. Uno incontro/scontro di culture e di stili di vita.

Un piccolo favore (A Simple favor)

(Paul Feig, USA/Canada 2018)

Il film racconta la storia di Stephanie una mamma vlogger che cerca di scoprire la verità sulla scomparsa improvvisa della sua migliore amica. Una commedia noir interessante che si svolge tra colpi di scena, amori, tradimenti e fantasmi del passato.

Millenium - Quello che non uccide (The Girl in the Spider's Web)

(Fede Alvarez, UK/ Germania/
Svezia/Canada/USA 2018)

Ritorna al cinema la saga di Millenium che ha tanto appassionato prima i lettori e poi gli spettatori del cinema. Il romanzo da cui è tratto questo nuovo film però non è di Stieg Larsson il giornalista e scrittore svedese scomparso nel 2004, come i tre precedenti, ma dello scrittore David Lagercrantz. La protagonista della saga Lisbeth Salander è di nuovo ingaggiata per le sue incredibili doti di hacker Questa volta si tratta di rubare e distruggere, per conto del programmatore che lo ha creato per la NSA (l'agenzia per la sicurezza statunitense) un programma, che permette l'acceso via internet ai codici degli armamenti nucleari in tutto il mondo. Il fim si sviluppa come sempre con grandi azioni e colpi di scena legati anche al passato familiare della protagonista, mostrando una donna più matura ma meno interessante di quella dei precedenti episodi.

La rivoluzione silenziosa (Das schweigende Klassenzimmer)

(Lars Kraume, Germania 2018)

1956. Theo e Kurt sono due studenti dell'ultimo anno del liceo di Stalinstadt (DDR), durante una visita autorizzata a Berlino Ovest, assistono a un cinegiornale che mostra la rivolta contro il regime sovietico in Ungheria. Scioccati dalle immagini della repressione della rivolta popolare, una volta tornati a scuola, convincono i compagni ad osservare un minuto di silenzio in classe per onorare le vittime. Il gesto crea scompiglio nelle istituzioni scolastiche che tentano immediatamente di stroncare il tentativo di ribellione, con ricatti e minacce. I ragazzi che hanno opinioni contrastanti sul regime e storie familiari molto diverse restano uniti e cercano una nuova vita nella Germania dell'Ovest.

Bohemian Rhapsody

(Bryan Singer, USA/UK 2018)

Bohemian Rhapsody è una celebrazione mozzafiato dei Queen, della loro musica e del loro straordinario cantante Freddie Mercury. Farrokh Bulsara, questo è il vero nome del cantante inglese con origini indiane, sfidò gli stereotopi e le convenzioni per diventare uno dei più amati artisti di tutti i tempi. Il film descrive la folgorante carriera dei Queen attraverso le canzoni e i loro modo rivoluzionario di fare musica. Mostra anche le difficoltà e le divergenze che portarono Mercury a provare a seguire la carriera come cantante singolo, rompendo con la band e attraversando un periodo molto buio della sua vita. La riunione dei Queen avviene alla vigilia del mega concerto Live Aid tenutosi a Wembley nel 1985, una delle più incredibili esibizioni rock di tutti i tempi. 

Nonostante le pessime critiche ricevute, che considerano trattati con superficialità argomenti delicati come l'AIDS, le discriminazioni per gli orientamenti sessuali e l'abuso di droghe, il film ha avuto un ottimo successo di pubblico. Grazie alle splendide immagini, la musica coinvolgente e alla grande interpretazione del carismatico Rami Malek, ha commosso e coinvolto i fans di questo gruppo che è stato uno dei più rappresentativi della storia della musica rock.

Cosa dirà la gente

(Iram Haq, Norvegia/Germania
Svezia 2017)

Nisha è una sedicenne norvegese di origini pachistane che vive una doppia vita: a casa è la perfetta figlia pachistana che rispetta le tradizioni, mentre fuori con gli amici è una normale adolescente norvegese. Quando però il padre la scopre in camera con il suo ragazzo i due mondi si scontrano. Per difendersi dai pettegolezzi della comunità in cui vivono, i genitori la rapiscono e la portano in Pakistan dove vivrà con dei parenti per "riscoprire" i veri valori e le sue origini. L'impatto sarà tremendo e solo dopo un ultimo gesto di ribellione riuscirà a vivere liberamente la sua vita. Il film rappresenta a storia vera della regista.

BLACKKKLANSMAN

(Spike Lee, USA 2018)

Siamo negli Anni Settanta, la segregazione negli Stai Uniti è ancora una realtà ben consolidata e mentre il movimento per i diritti civili si rafforza ed è sempre più attivo nelle università, il giovane Ron Stallworth, diventa il primo poliziotto di colore di Colorado Springs. Nella lotta per fare rispettare i suoi diritti, in un ambiente ancora dominato dai pregiudizi, dimostra le sue capacità di investigatore quando riesce a infiltrarsi nella sede locale del Ku Klux Klan. Con l'aiuto di un collega più esperto riesce ad ostacolare le attività dei razzisti, nonostante le forti pressioni di colleghi e superiori. Ancora una volta Spike Lee con il suo taglio cinico ci ricorda, senza mezzi termini, l'importanza della difesa dei diritti civili contro l'arroganza e la stupidità dei protettori della supremazia bianca, in questo momento così buio della storia americana. 

Vincitore Gran Premio della Giuria del Festival di Cannes 2018.

Mostra de Valencia Cinema del Mediterrani 18-28 ottobre 2018

Love, Theft and Other Entanglements

(Muayad Alayan, Palestina 2015)

Mousa si trova nei guai per aver rubato la macchina sbagliata! Quello che doveva essere un modo per tirarsi fuori dalla sua misera vita nella striscia di Gaza, si trasforma in un disastro quando scopre nel cofano della macchina un soldato israeliano rapito. Si troverà quindi a dover scappare sia dai miliziani palestinesi che dalla polizia segreta israeliana... uno spaccato della vita disperata dei campi profughi e della mancanza di speranza dei giovani che non riescono a venirne fuori.

Mostra de Valencia Cinema del Mediterrani 18-28 ottobre 2018

L'equilibrio

(Vincenzo Marra, Italia 2017)

Don Giuseppe chiede e ottiene di essere trasferito dalla sua parrocchia di Roma in Campania, sua terra d'origine. Qui si troverà a contrastare l'omertà locale accettata e giustificata anche dalla chiesa. Sarà difficile mantenere quell'equilibrio che gli viene chiesto dalla comunità e dai suoi superiori, proverà a combattere per quello che ritiene giusto, ma si dovrà rassegnare a lasciare la nuova parrocchia senza aver ottenuto nessun cabiamento. Un film molto crudo che descrive bene il degrado, la rassegnazione e il completo abbandono da parte dello Stato di intere comunità lasciate in balia della malavita organizzata.

Mostra de Valencia Cinema del Mediterrani 18-28 ottobre 2018

Nome di donna

(Marco Tullio Giordana, Italia 2018)

Una giovane donna, in una situazione di economica precaria, tenta di risollevare la propria situazione accettando un lavoro in una prestigiosa residenza per anziani nel cuore della Brianza. Qui però si troverà a fronteggiare una situazione di grave abuso e molestie sessuali da parte del direttore della struttura, fino ad allora coperto dall'omertà delle altre impiegate sottoposte a tali molestie e dall'amministrazione disposta a chiudere un occhio. Con l'aiuto e il sostegno del suo compagno, dei rappresentanti del sindacato e da una battagliera avvocata, riuscirà ad avere giustizia e ottenere la condanna del molestatore, ma il film si chiude lasciando un senso di sconfitta... appena dopo la sentenza la situazione di molestie nei confronti di una giovane lavoratrice si ripropone in un altro campo lavorativo. Secondo il regista, da sempre impegnato nella denuncia dei gravi mali che affliggono la società italiana, siamo vivendo una nuova ondata di violenza e di negazione dei diritti civili.