mercoledì 29 maggio 2019

Inizia l'avventura all'insegna di Mad Max - Festival Sitges 2019.



La 52a edizione del Festival Internazione del cinema fantastico della Catalogna guarderà al genere fantastico del 1979 e riscoprirà i film di quel periodo della fantascienza italiana.

Con la presentazione del poster della prossima edizione del Festival inizia la maratona che ci porterà al prossimo 3 ottobre data di inizio dell'edizione 2019. A quarant'anni dalla sua uscita Mad Max, il primo vero rappresentante del cinema post catastrofico, sarà celebrato a Sitges insieme ad altri grandi capolavori che hanno segnato il cinema del 1979, ricordiamo solo Alien e The Warriors tra i più significativi.
Ci sarà anche quest'anno un ampio spazio al cinema italiano, i particolare al genere apocalittico copiato un po' da Alien, strizzando anche l'occhio al mitico 1997, Fuga da New York.

Alla conferenza di presentazione del poster, il direttore Angelo Sala non ha indicato per ora alcun titolo della prossima edizione, ne si è lasciato ad andare ad alcuna indiscrezione sugli ospiti che raggiungeranno Sitges ad ottobre.

Grande enfasi è stata data all'iniziativa Fantastic 7 che h avuto un importante sessione durante il Festival di Cannes pochi giorni fa, un forum che include sette festival internazionali (il Festival Internazionale del Cinema Fantastico di Bucheon (Corea del Sud), il Cairo International Film Festival (Egitto), il Festival Internazionale del Cinema di Guadalajara (Messico), l'International Film Festival and Awards - Macao (Cina), l'Austin South di Southwest (Stati Uniti) , il Toronto International Film Festival (Canada) e il Sitges - Festival internazionale del cinema fantastico della Catalogna), dedicati esclusivamente al cinema fantastico o che ne hanno una specifica sezione. Questa nuova sinergia tenterà di rilanciare e promuovere il cinema fantastico con maggiore forza e determinazione.

Sala ha anche ricordato che in tempi precursori delle campagne come quella del Me Too Sitges ha dato sempre più spazio ed attenzione alle registe che sempre in numero maggiore e con ottimi risultati si dedicano al genere fantastico.

RM

martedì 28 maggio 2019

Okko's Inn (Waka okami wa shôgakusei!)

(Kitarô Kôsaka, Giappone 2018)
Dopo aver perso i suoi genitori in un incidente stradale, Okko va a vivere in campagna dalla nonna, che gestisce un ryokan (la locanda tradizionale giapponese) in una località famosa per le sue acque termali. Qui scopre di poter vedere dei fantasmi molto simpatici che vivono in questa nuova realtà e saranno proprio loro ad aiutarla ad abituarsi alla vita del ryokan, e a prepararsi per poter un giorno sostituire la nonna nella gestione.

domenica 26 maggio 2019

Come un gatto in tangenziale

(Riccardo Milani, Italia 2017)
La divertente e un po' amara commedia di Milani mostra uno scontro di culture, purtoppo molto attuale, in una Roma caotica e poco accogliente. Si incontrano, grazie ad una tenera relazione amorosa tra i loro figli adolescenti, un rappresentante di quella borghesia intellettuale (Antonio Albanese) che si riferisce a "loro" quando parla degli abitanti delle periferie, ma lavora per aiutarli a vivere in un luogo più dignitoso. E una battagliera abitante (Paola Cortellesi) di quella periferia degradata di Roma, nella quale combatte per avere per sé e per il figlio, che ha cresciuto da sola, una vita migliore ed onesta. La relazione dei ragazzi li porterà a vedersi e confrontarsi spesso mostrando l'incomunicabilità dei due mondi e un po' di sani stereotipi rappresentati in modo magistrale dai due bravi e simpatici interpreti principali.


sabato 25 maggio 2019

Greta

(Neil Jordan, Irlanda/USA 2018)
Frances, una dolce e ingenua ragazza da poco trasferitasi a New York, non ci pensa due volte a restituire personalmente alla legittima proprietaria la borsa che ha trovato nella metropolitana. La proprietaria è Greta, un'eccentrica insegnante di pianoforte con un amore per la musica classica e una vita molto solitaria. Frances che ha recentemente perso la madre e soffre molto per la sua mancanza, si avvicina rapidamente alla vedova. Le due diventano velocemente amiche, le attenzioni materne di Greta, però, cominciano a diventare invadenti fino a risultare sempre più inquietanti. Frances scoprirà a sue spese che nulla nella vita di Greta è quello che sembra. In questo thriller poco convincente brilla l'interpretazione delle protagoniste.

lunedì 20 maggio 2019

Gloria Bell

(Sebastián Lelio, Cile/USA 2018)
Gloria (Julianne Moore) è una cinquantenne divorziata dallo spirito libero che si divide tra le giornate in un tranquillo lavoro d'ufficio e le notti sulla pista da ballo, dove si scatena gioiosamente nei club di Los Angeles. Dopo aver incontrato Arnold (John Turturro) in una di queste serate, si ritrova coinvolta in una nuova storia d'amore inaspettata, piena di emozioni e di complicazioni dovute alle relazioni personali, le crisi d'identità e le difficoltà familiari. La bravura di Juliette Moore illumina tutto il film e lo rende molto piacevole da seguire, nonostante la grande tristezza che esprime la storia. Il film è un remake dell'omonima opera cilena del 2013 dello stesso regista.

venerdì 17 maggio 2019

#Female Pleasure

(Barbara Miller, Svizzera/Germania 2018)
Il documentario di Barbara Miller #Female Pleasure presenta cinque donne coraggiose, intelligenti e determinate a rompere il silenzio imposto dalle società arcaiche e patriarcali e dalle diverse comunità religiose: Deborah Feldman scrittrice americana esiliata dalla comunità ebraica ortodossa;  Leyla Hussein, psicoterapeuta e attivista sociale somala vittima di mutilazioni genitali; Rokudenashiko artista giapponese condannata per oscenità; Doris Wagner ex suora abusata sessualmente da un membro del clero e Vithika Yadav attivista per i diritti sessuali e di genere in India.

Con una forza incredibile e un'energia positiva, queste 5 donne combattono per la liberazione sessuale e l'autonomia delle donne. Ma le loro vittorie hanno un prezzo: tutte sono state oggetto di diffamazione pubblica, hanno subito minacce e azioni penali sono state scomunicate dalla società nella quale erano cresciute e hanno perfino ricevuto minacce di morte da parte di fanatici e leaders religiosi.

#Female Pleasure rivela situazioni diffuse in tutto il mondo e mostra gli esiti positivi delle battaglie sostenute da queste donne per il diritto all'autodeterminazione della loro sessualità e per il riconoscimento del piacere in un rapporto paritario tra i sessi.

Queste donne hanno deciso di parlare e sono l'ultimo esempio di come il coraggio, la forza e l'entusiasmo per la vita possano cambiare le strutture sociali.



La caduta dell'impero americano (La chute de l'empire américain)

(Denys Arcand, Canada 2018)
Denys Arcand conclude con questa sua ultima opera una trilogia, non sappiamo se pianificata dall'inizio, iniziata con “Il declino dell’impero americano” (1986) e “Le invasioni barbariche” (2003). La storia racconta di un addetto alle consegne timido e insicuro che arriva accidentalmente sulla scena di un grave crimine e si trova di fronte a due enormi sacchi di denaro che con una decisione improvvisa decide di prendere e nascondere nel suo furgone. Il giovane, nonostante una laurea in filosofia, ha un lavoro per niente gratificante e che gli garantisce solo il minimo indispensabile. Vive però con il rimorso di essersi impossessato del denaro ed è immediatamente sospettato dai poliziotti incaricati di investigare il caso. In una divertente ricerca di come utilizzare questo denaro sporco verrà aiutato da una prostituta d'alto bordo e da un ex delinquente appena uscito di prigione. Il film presenta una lunga carrellata di stereotipi divertenti e coinvolgenti.

venerdì 3 maggio 2019

The White Crow

(Ralph Fiennes, UK/Francia 2018)
The White Crown, terzo impegno di Ralph Fiennes nella regia, è tratto dal libro di Julie Kavanaugh: Rudolf Nureyev: The Life. Il film si concentra su un momento molto particolare della vita del ballerino, la primavera del 1961 quando durante una tourneé a Parigi, in piena guerra fredda, Nureyev decide di scappare in Occidente e non rientrare in patria. Oleg Ivenko il giovane attore che interpreta il ballerino è molto bravo ed evidentemente ben diretto da Fiennes che esprime con il film la sua grande passione della danza. Lascia però un po' delusi gli amanti del balletto e di Nureyev che speravamo di vedere una celebrazione di questa arte e del loro idolo.