venerdì 9 settembre 2022

Il signore delle formiche

(Gianni Amelio, Italia 2022)
La storia di Aldo Braibanti: l'omosessualità a processo nell'Italia degli anni Sessanta. Aldo è uno scrittore italiano che nel 1968 viene accusato e condannato per plagio, cioè di aver sottomesso alla sua volontà, in senso fisico e psicologico, un suo studente e amico da poco maggiorenne. Il ragazzo, per volere della famiglia, venne rinchiuso in un ospedale psichiatrico e sottoposto a una serie di devastanti elettroshock, perché ‘guarisse’ da quell'influsso ‘diabolico’.. Tuttavia, l'uomo non aveva commesso plagio, ma l'imputazione serviva a coprire la vera accusa: l'omosessualità.
Questo il commento del regista: "Un film sulla violenza e l’ottusità della discriminazione. L’amore sottomesso al conformismo e alla malafede. Uno spaccato della provincia italiana nei cruciali anni Sessanta, quando il benessere economico non andò di pari passo con l’intelligenza delle cose, con l’apertura dei sentimenti. La famiglia come luogo chiuso, dove i contrasti tra le generazioni restano accesi e conflittuali. Già la vicenda così com'è accaduta mostra aspetti inquietanti a oltre mezzo secolo di distanza. Lo spettatore si potrà domandare: come è stato possibile, come è potuto succedere? Anche se in apparenza oggi non ci si scandalizza più di niente, l’odissea del ‘signore delle formiche’ è di quelle che sanno di inquisizione, e ne abbiamo le prove ogni giorno. Perché nella sostanza non è cambiato molto. Dietro una facciata permissiva, i pregiudizi esistono e resistono ancora, generando odio e disprezzo per ogni ‘irregolare’. Ma non è più tempo di subire né di tollerare nessuna forma di sopruso verso gli individui meno protetti. 
E questo film vuole infondere il coraggio di ribellarsi".