Um filme de verão ottiene il premio per il miglior lungometraggio
In formato solo online a causa della situazione sanitaria, e prolungando la sua durata a due settimane, il festival ha avuto in programma 116 film e molteplici attività cinematografiche. L'Alternativa ha inoltre impresso un grande slancio alla programmazione sul proprio canale YouTube con incontri in diretta con 28 registi, 18 interviste a registi per contestualizzare le proprie opere, attività gratuite e aperte per scuole, istituti e professionisti.
Anche questo anno l'Alternativa ha optato per l'indipendenza creativa, con l'obiettivo di portare al pubblico un cinema difficile da vedere nei circuiti commerciali convenzionali.
Quest'anno il festival assegna 11 premi, sia nelle sue sezioni ufficiali internazionali e nazionali che nella sua area professionale.
Il Premio Internazionale Lungometraggio dell'Alternativa Ufficiale è stato assegnato a Um filme de verão, di Jo Serfaty (Brasile), perché è aperto, luminoso, punta al potenziale e al futuro, e ha la capacità di incorporare questi elementi insieme a una certa dose di curiosità nel suo modo di costruire. La giuria ha inoltre assegnato una menzione speciale a A Shape of Things to Come, di Lisa Marie Malloy e JP Sniadecki (Stati Uniti), un viaggio che attinge alle radici della cultura popolare nordamericana per confrontarci con l'idea di radicalismo e dissenso; la connessione tra il paesaggio, l'individuo e il presente.
Il Premio Internazionale Cortometraggio dell'Alternativa Ufficiale è andato a La Fin des rois, di Rémi Brachet (Francia), per il valore artistico e sociale di un film che offre un ritratto multidimensionale della banlieue parigina; un'opera che mette in luce problemi latenti ma allo stesso tempo propone narrazioni alternative alla precarietà, all'isolamento e al patriarcato. La giuria ha inoltre deciso di assegnare due menzioni speciali a due film esemplari per la cura con cui i realizzatori trattano i soggetti filmati. Il cortometraggio A sad se spušta veče (Then Comes the Evening), di Maja Novaković (Serbia, Bosnia ed Erzegovina), ne evidenzia l'universalità, la poetica della sua osservazione dei gesti quotidiani e l'armoniosa comunione tra donna e natura, che ha profondamente commosso. Da ((((/ * \)))), di Saúl Kak e Charles Fairbanks (Messico), evidenzia il lavoro sonoro negli spazi pubblici, l'impegno politico e la dedizione a lungo termine dei registi alla comunità Zoque In Chiapas.
Il Premio Official Film National de l'Alternativa è andato a La Mami, di Laura Herrero Garvín (Spagna, Messico), per il ritratto sociale che mostra, la profondità psicologica dei suoi personaggi e il modo in cui propone l'ibridazione tra finzione e documentario.
Il Don Quijote Award for International Feature Film de l'Alternativa Oficial, in collaborazione con la International Federation of Cineclubs (FICC), è stato per El año del descubrimiento, di Luis López Carrasco (Spagna, Svizzera), esplora il passato attraverso il presente e viceversa, e utilizza le parole degli stessi protagonisti per cercare di capire dove e quando si è originata la precarietà con cui vive gran parte degli spagnoli. La giuria ha inoltre assegnato una menzione speciale a A Febre, di Maya Da-Rin (Brasile, Francia, Germania), che ci avvicina alle attuali condizioni di vita delle popolazioni indigene dell'Amazzonia e ci mostra come affrontano le contraddizioni della loro vita, l'ambiente familiare e la loro cultura, evitando sia il paternalismo che gli stereotipi.
RM