Les affamés

(Robin Aubert, Canada 2017)

In un piccolo villaggio remoto nel nord del Quebec, le cose sono cambiate. La gente del posto non è più la stessa, si è trasformata in famelici zombies. Una manciata di sopravvissuti si nasconde nei boschi, cercano di unire le forze sperando di riuscire ad arrivare nella città che ritengono, erroneamente, sia sicura.

The Laundromat

(Steven Soderbergh, USA 2019)

Una vedova indaga su una frode assicurativa, la caccia la conduce fino ad uno studio di Panama City che sfrutta il sistema finanziario mondiale. I soci fondatori, Jürgen Mossack e Ramón Fonseca,  sono esperti nello sfruttare il sistema delle società fittizie e dei conti offshore per aiutare i ricchi clienti che si rivolgono al loro studio. Il film segue le storie di varie personaggi in giro del mondo fino ad arrivare alla pubblicazione di Panama Papers nel 2016, in cui i giornalisti fecero trapelare i documenti segreti dei clienti dello studio legale. Film poco avvincente, con morale finale un po' troppo semplice ed esplicita.

One cut of the dead (Kamera wo tomeruna!)

(Shin'ichirô Ueda,
 Giappone 2017)

Le cose iniziano ad andare molto male per un regista e la sua troupe cinematografica, durante le riprese di un film di zombies a basso budget ambientato in una struttura giapponese della Seconda Guerra Mondiale, ormai abbandonata, quando vengono attaccati da veri zombies. Un film molto divertente, ha ricevuto moti premi lo scorso anno e si rivela una piacevole sorpresa.

The Farewell

(Lulu Wang, USA 2019)

Una famiglia cinese scopre che alla nonna e rimasto poco tempo da vivere a causa di un cancro in fase terminale, decide, quindi,di tenerla al buio e organizza un matrimonio improvvisato per avere una scusa per riunirsi prima che la nonna muoia. Billi, la testarda nipote che vive ormai sin dalla sua infanzia Negli Stati Uniti, decide di tornare in Cina, contro il parere dei suoi genitori, per salutare la nonna tanto amata. Una volta riunita con la famiglia, tenta di lottare con la decisione di tenere la nonna al buio della propria malattia, mentre partecipa ai preparativi del falso matrimonio del giovane cugino anche lui cresciuto fuori della Cina.

Vincitore del Golden Globe 2020 e di più di trenta altri riconoscimenti in giro per il mondo.

In the tall grass

(Vincenzo Natali, 
Canada/USA 2019)

Quando i fratelli Becky e Cal, che stanno facendo un lungo viaggio in auto, sentono le grida d'aiuto di un ragazzino disperso in un campo di erba alta vi si avventurano per salvarlo. Ogni passo che fanno, però, li immerge ulteriormente in un labirinto vegetale dal quale sembra impossibile uscire e nel quale si nasconde qualcosa di malvagio. Adattando la storia omonima di Stephen King e Joe Hill, Vincenzo Natali crea un incubo claustrofobico a cielo aperto.

J'ai perdu mon corps

(Jérémy Clapin, Francia 2019)

In un laboratorio parigino, una mano mozzata sfugge al suo destino infelice e tenta di riconnettersi con il suo corpo. Durante la sua ricerca in tutta la città, la mano deve respingere attacchi di piccioni e topi nel tentativo di riunirsi con il giovane fattorino Naoufel. I suoi ricordi di Naoufel e l'amore del ragazzo per la bibliotecaria Gabrielle, daranno man mano spiegazioni su ciò che ha causato la separazione della mano e creeranno uno sfondo poetico per una possibile riunione tra i tre. Basato sul romanzo di Guillaume Laurant "Happy Hand".

Un film di animazione molto bello, vincitore del Premio della critica di Cannes e di molti premi, nominato, inoltre, agli Oscar 2020.

Las grietas de Jara

(Nicolás Gil Lavedra, 
Argentina/Spagna 2018)

Nello studio di architettura Borla y Asociados iniziano a innervosirsi quando la giovane Leonor si presenta lì in cerca di Nelson Jara. Né i soci della società di costruzioni, Mario e Marta, né il lavoratore più anziano, Pablo, sembrano aver sentito quel nome, ma la verità sembra un'altra e i tre nascondono alcuni dettagli oscuri di questa storia misteriosa... Il film ha una strana e piacevole  atmosfera da altri tempi... ritmi rallentati e ambientazioni interessanti, un altro bell'esempio di cinema argentino

Il castello nel cielo (Tenkû no shiro Rapyuta)

(Hayao Miyazaki, Giappone 1986)

Uno dei capolavori di Miyazaki: la storia di un ragazzo e una ragazza un cristallo magico e di una fantastica avventura in fuga da pirati e agenti stranieri in cerca di un leggendario castello galleggiante. L'avventura inizia con la discesa dal cielo di una misteriosa ragazza che posside un cristallo dalle proprietà sconosciute.. il ragazzo che la trova la aiuterà e la seguirà per tutto il film alla ricerca dell'identità della ragazza, affrontando avvenure su macchine volanti bizzarre, burberi e simpatici pirati e cattivissimi militari ed agenti segreti governativi.

Jumanji: The Next Level

(Jake Kasdan, USA 2019)

Quando Spencer torna nel fantastico mondo di Jumanji, gli amici Martha, Fridge e Bethany rientrano nel gioco per riportarlo a casa. Il gioco, però, sembra difettoso e contrattacca... Tutto ciò che gli amici sapevano su Jumanji sta per cambiare, scopriranno presto che ci sono più ostacoli e più pericoli da superare.

The Gentlemen

(Guy Ritchie, USA 2019)

Un delinquente americano trasferito da molti anni in Gran Bretagna, cerca di vendere il suo impero altamente redditizio di produzione e commercio di marijuana con base a Londra. Questo tentativo di ritirarsi  scatena una serie di delitti, corruzione e ricatti da parte della concorrenza che tenta di rubargli il suo dominio. Un cast di grandi attori rende il film molto divertente.

The Death of Dick Long - Americana 2020

(Daniel Scheinert, USA 2019)

Dopo le prove con la band, Zeke, Earl e Dick, tre amici di una piccola città dell'Alabama trascorrono la notte a festeggiare, senza controllo. Come risultato della loro notte brava, Dick viene abbandonato davanti al pronto soccorso, con una serissima emorragia che lo porterà alla morte. mentre Zeke e Earl tentano disperatamente di nascondere ciò che è realmente accaduto. Il medico dell'ospedale afferma di non aver mai visto nulla di simile, quindi la polizia locale avvia un'indagine. Tutte le ambiguità, le decisioni sbagliate e le contraddizioni prendono il sopravvento su quella che può facilmente essere considerata la storia più umiliante della vita dei protagonisti che stanno lentamente crollando. La forza comica che guida l'intero film risiede proprio in una sceneggiatura che, da un lato, è assurda e ridicola, ma dall'altro è interpretata come un vero e proprio dramma. I volti abbattuti di Zeke, degli agenti di polizia e del perplesso Earl si scontrano e si fondono perfettamente con la trama chiaramente assurda e divertente che descrive eventi drammatici.

Il richiamo della foresta (The Call of the Wild)

(Chris Sanders, USA/Canada 2020)

Il richiamo della foresta di Chris Sanders prodotto dalla Disney, è la quinta trasposizione cinematografica del romanzo di Jack London. La storia segue la vita di Buck, un cagnone bello e coraggioso che passa dalla realtà agiata in una villa californiana agli stenti e sacrifici nel freddissimo Nord. 

Una storia molto commovente che in questa versione privilegia l'aspetto generoso e il buon carattere del cane e la sua amicizia con il solitario ubriacone interpretato da un sempre affascinante Harrison Ford. Violenza solo accennata, eroismo e cattivo da fumetti, niente di nuovo, tanto buonismo e lavoro al computer che cancellano la naturalezza del povero cane e gli danno uno sguardo troppo umano. 

The Invisible Man

(Leigh Whannell, Australia/
USA/Canada/UK 2020)

Il film segue Cecilia, che fugge da una relazione difficile e violenta. Vive nel terrore finché riceve la notizia del suicidio del su ex, che in un ultimo gesto di "amore" le lascia una sostanziosa eredità. Comincia a ricostruire la sua vita, ma il suo senso della realtà viene messo in discussione quando inizia a sospettare che il suo amato defunto non sia effettivamente morto. Si trova a dover dimostrare agli altri e se stessa di non essere folle, ma perseguitata da qualcuno che nessuno può vedere.